Nome complessivo della letteratura medievale narrativa, d’intonazione magico-favolosa, in versi e in prosa, fiorita intorno alle imprese dei cavalieri di re Artù, alle vicende di Tristano e Isotta e di altri personaggi. Il nome è legato alla supposizione che tutta la materia dei racconti sia derivata dal fondo novellistico tradizionale dei popoli celtici della Bretagna insulare e peninsulare, da cui avrebbero attinto Chrétien de Troyes, Béroul, Thomas, Marie de France. La fallacia della supposizione è messa in rilievo sia dalle analogie che la materia ha con la novellistica e le leggende del mondo orientale e di quello classico sia dal fatto che le gesta di re Artù non sono largamente diffuse prima della Historia regum Britanniae, terminata verso il 1136 da Goffredo di Monmouth, che lavorò su fonti per lo più di derivazione greco-latina. Si può escludere quindi l’esistenza di una tradizione brettone preletteraria relativa ad Artù, la leggenda del quale sembra essere creazione di Goffredo.