Titolo dato al cavaliere castigliano Ruy o Rodrigo Díaz di Bivar, eroe della riconquista spagnola (m. 1099). Noto col nome di Campeador "guerriero", combatté per Sancio II di Castiglia; in disgrazia presso il successore Alfonso VI, compì grandi imprese, con un pugno di seguaci, contro gli Arabi, impadronendosi di Valenza (1094); sarebbe morto di dolore per una sconfitta subìta.
Alla figura del Cid si ispira il poema, di quasi 4000 versi, in lingua spagnola chiamato Cantar de mio Cid, pubblicato nel 1779 da T.A. Sánchez. Composto nel 1140 circa in lasse di versi che sfuggono a ogni tentativo di ridurli a una misura costante, esso è l'unico monumento pervenutoci dell'antica poesia epica spagnola. Fondendo realtà storica ed elementi di pura invenzione, il poema si apre con la desolata scena della partenza da Bivar del Cid al quale nessuno osa offrire aiuto, e si chiude, dopo molti episodi, con la morte dell'eroe nella domenica di Pentecoste. Lineare nel suo svolgimento narrativo, che qua e là rivela zone d'intensa poesia, il poema getta le sue luci sulla figura del Cid che non è tanto quello della storia quanto quello dell'arte, di un'arte primitiva che scolpisce con potenza una figura d'eroe, e d'eroe cristiano, al quale la barbarie della guerra non dà tregua, ma solo fuggevoli sorrisi dopo la vittoria e bisogno di meditazione nei cupi frangenti. Ritenuto in un primo tempo semplice cronaca rimata, pur con passi di notevole eleganza, dal Romanticismo in poi il Cantar de mio Cid fu apprezzato come uno dei migliori poemi del Medioevo.
Con Romancero del Cid si intende l'insieme dei romances del Romancero generale, che trattano esclusivamente la leggenda del Cid derivata dal Cantar de Rodrigo, dove si trovano i temi delle imprese giovanili dell'eroe, riprese poi anche da Guillén de Castro in Las mocedades del Cid e in Las hazañas del Cid.
Dal Castro deriva direttamente Le Cid (1636), tragedia in 5 atti di P. Corneille, dove sui motivi epici e romanzeschi predomina quello psicologico, morale. Numerose le opere, specie drammatiche, che hanno a protagonista la figura del Cid, che assunse, durante l'epoca romantica, una particolare accentuazione (poesie di V. Hugo, di Leconte de Lisle, ecc.). Ricorderemo, infine, l'omonima opera musicale (1885) di J. Massenet, su libretto ispirato al Cid di Corneille.