Nell’ingegneria informatica, unità periferica di un sistema organizzato a rete, nella quale si svolgono una serie di operazioni di elaborazione: queste consentono una certa autonomia operativa all’unità stessa, che tuttavia, per il suo funzionamento complessivo ottimale, necessità di una serie di risorse messe a disposizione da un’unità centrale chiamata server. L’architettura c.-server ha costituito negli ultimi anni il modello di funzionamento tipico dei cosiddetti sistemi informativi distribuiti, esito dell’evoluzione tecnologica e organizzativa dei sistemi centralizzati, che storicamente hanno rappresentato i primi esempi di informatizzazione delle attività delle organizzazioni (nelle quali i c. erano rappresentati dai terminali, unità sostanzialmente prive di autonomia e capacità elaborativa). Questa tipologia architetturale ha il vantaggio di garantire una maggiore flessibilità nell’organizzazione delle attività, permettendo ai c. di essere configurati in modo da svolgere attività tra loro differenziate e di ridurre il carico operativo sul sistema centrale, senza peraltro diminuire le possibilità di controllo e di governo dei sistemi, che possono comunque essere svolte dal lato del server.