Nella scienza politica contemporanea, termine introdotto da A. Lijphart (1968) per indicare un modello di democrazia rappresentativa, nel quale la stabilità politica è il prodotto di un sistema di accomodamenti e compromessi fra le élites di partito, che operano in modo da controbilanciare i conflitti e le fratture esistenti nella società.
In Italia la nozione di c. è stata utilizzata per indicare sia l’esperienza dei governi di unità nazionale sia quella del ‘compromesso storico’ e dei governi di ‘solidarietà nazionale’ degli anni 1976-79, sia, in un senso più lato, lo stesso concetto di arco costituzionale che, ribadendo l’unità fondamentale dei partiti antifascisti attorno ai principi e ai valori della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, ha orientato per lungo tempo la cultura politica del paese.