Matematico (Berlino 1873 - Monaco 1950), di famiglia turca d'origine greca (propr. Kαραϑεοδωρῆ; v. anche Karatheodorìs). Insegnò a Hannover, Breslavia, Gottinga, Berlino, Smirne, Atene, Monaco. Socio straniero dei Lincei (1929) e accademico pontificio (1936). La sua feconda attività si è svolta nei più diversi campi dell'analisi, dalla teoria delle funzioni di variabile complessa a quella delle funzioni di variabile reale (concetto di misura lineare di un insieme di punti, definizione dell'integrale, ecc.), al calcolo delle variazioni. Notevoli anche le sue ricerche di termodinamica, nel corso delle quali pervenne a una sistemazione assiomatica di questo settore della fisica. In particolare C. sostituì ai postulati di R. Clausius e di W. Thomson la seguente formulazione del secondo principio della termodinamica: in ogni intorno (per quanto piccolo) di uno stato di equilibrio di un sistema esistono degli stati che non possono essere raggiunti tramite trasformazioni adiabatiche reversibili.