Albero o arbusto (Cydonia oblunga; v. fig.) delle Rosacee, detto anche melo cotogno. È alto 3-5 m, ha foglie ovali, cotonose di sotto, fiori solitari, a grandi sepali, petali rosei, frutto ( cotogna o mela cotogna) grosso fino a 15 cm, giallo pallido, piriforme o globoso-oblungo, cotonoso-fioccoso da giovane, a polpa dura, profumata, alquanto aspra; semi 5-10 per ognuna delle 5 logge. Originario dell’Asia occidentale, è coltivato in molti paesi temperati per ornamento, e più spesso per i frutti; serve da portainnesto del pero, per soggetti da allevare nani. Tra le razze selezionate in coltura sono da citare: melocotogno di Angers o Doué; melocotogno di Fontenay o di Vitry; melocotogno del Portogallo; gigante di Vranje; Champion; Catalogna o Mollese. Le cotogne crude sono aspre e indigeste, mentre cotte sono molto gradite; se ne fa una marmellata detta cotognata. I semi si adoperano in farmacia per l’abbondante mucillagine che sviluppano dal guscio, se posti in acqua.