(lettone Kurzeme) Regione della Lettonia (13.000 km2 ca.), di cui costituisce la parte più occidentale. Centro principale Liepāja. Il nome le deriva dall’antica popolazione dei Curi. Si affaccia sul Baltico con una fascia pianeggiante di lande poco fertili, mentre l’interno è occupato da colline (fino a 200 m), con numerosi laghi d’origine glaciale, attraversate da S a N dal fiume Venta (navigabile per 75 km). Il clima è mite. La popolazione è formata in grande maggioranza da Lettoni. Attività economiche prevalenti l’agricoltura e l’allevamento; circa 1/4 del suolo è occupato da foreste. Industria cartaria e del legname.
Abitata anticamente da stirpi finniche e lituane, nel 1245 entrò nell’Ordine teutonico con la Semgallia e la Livonia. Nel 1561, quando il ramo di Livonia si secolarizzò, il gran maestro Gotthard Kettler costituì il ducato di C. e Semgallia, come feudo del regno di Polonia. Morto il duca Federico Guglielmo (1711), sua moglie Anna, salita sul trono di Russia, conferì il ducato al suo favorito Biron. Nel 1795, dopo la terza spartizione della Polonia, la C. accettò la sovranità russa diventando una delle province baltiche. Nel 1812 Napoleone ricreò il ducato, aprendo un consolato francese a Mittau. Occupata dall’esercito tedesco (1918), offrì la corona granducale a Guglielmo II. Dopo il crollo tedesco, entrò a far parte della Repubblica di Lettonia.