Raffigurazione lugubre, d’intento morale, dove morti, sotto forma di cadaveri scarni, e più tardi di scheletri, trascinano in danza grottesca ciascuno un personaggio delle varie condizioni umane (papa, imperatore, cardinale, re, e via via usuraio, lavoratore, fanciullo). Questo motivo iconografico, noto fino al 16° sec., diffuso specialmente nell’Europa centrale (Francia e Germania), ebbe anche fortuna in Italia (Trento, Clusone, Pinzolo, Carisolo). La famosa danza m. del cimitero degli Innocenti a Parigi (1424, scomparsa nel 17° sec.) è all’origine di numerosi, successivi dipinti e incisioni, in particolare Le miroir salutaire, edito a Parigi nel 1485. Di due celebri cicli (perduti) dipinti a Basilea alla fine del 15° sec., resta testimonianza in incisioni di H. Holbein il Giovane (1524). Famosa anche una danza m. incisa da H. Lützlburger (Lione, 1538).