Van Reybrouck, David. – Storico, archeologo e scrittore fiammingo (n. Bruges 1971). Conseguito il master in Archeologia a Cambridge, si è dedicato all'attività giornalistica, scrivendo per il quotidiano belga De Morgen, e a quella di scrittore. Ricercatore all’Università di Lovanio, dopo l’esordio con De Plaag (2001), romanzo-reportage dalla forte vena autobiografica, ha pubblicato saggi politici quali Pleidooi voor populisme (2008) e Neem bijvoorbeeld graniet: de Europese grondwet in verzen (2011), e testi archeologici come A history of ethnographic and primatological analogies in the study of prehistory (2012). Scrittore dalla prosa epica, agile e penetrante, ha raggiunto notorietà mondiale con il poderoso saggio sulla storia e l'antropologia del Congo Congo. Een Geschiedenis (2010; trad. it. 2014), con il quale si è aggiudicato il Prix Médicis 2012 per la saggistica, il Premio Kapuściński 2014 per il miglior reportage e il Premio Tiziano Terzani 2015. Della sua successiva produzionoe saggistica si citano quiTegen de verkiezingen (trad. it. Contro le elezioni. Perché votare non è democratico, 2015), serrata analisi della disaffezione della società contemporanea verso la classe politica, Zink (2016; trad. it. 2019), storia della vicenda paradossale di un piccolo territorio neutrale fra Belgio, Olanda e Germania, e Revolusi: Indonesië en het ontstaan van de moderne wereld (2020; trad. it. 2023), poderosa storia dell'Indonesia.