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Cameron, David William Donald

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Uomo politico britannico (n. Londra 1966). Ultimati nel 1988 gli studi di filosofia, politica ed economia ad Oxford, ha aderito al Partito conservatore divenendo nel 1992 consulente particolare del cancelliere dello Scacchiere N. Lamont e l’anno successivo del ministro degli Interni M. Howard; nel 2001 è entrato in Parlamento come rappresentante del collegio di Witney. Eletto nel dic. 2005 leader del Partito conservatore, dopo le dimissioni di T. Blair da primo ministro (2007) e con la progressiva erosione del consenso del partito laburista C. è riuscito a imporsi come membro emergente di una nuova generazione di conservatori, imprimendo ai tories la spinta modernizzatrice atta a cancellare l’impronta thatcheriana che gravava sul partito e guadagnando ad esso ampi consensi anche al di fuori del tradizionale bacino elettorale. A seguito dell’insuccesso registrato alle elezioni del maggio 2010 dai laburisti e dopo il fallimento delle trattative intercorse tra questi e i liberaldemocratici, è subentrato al primo ministro uscente J.G. Brown ricevendo l’incarico di formare il nuovo governo. L’intesa raggiunta tra tories e liberaldemocratici, al cui leader N. Clegg è stato affidato il ruolo di viceministro, ha di fatto avviato una nuova fase della politica britannica, riportando per la prima volta dall’epoca di W. Churchill un governo di coalizione alla guida del paese e ponendo fine a tredici anni di governo laburista. Nel luglio 2011 l'uomo politico è stato coinvolto nello scandalo sulle intercettazioni illegali effettuate dalla News Corporation di R. Murdoch, ciò avendo ampie ripercussioni sul consenso popolare e sottraendogli l'appoggio di numerosi membri del suo partito; né ha giovato alla sua immagine politica la scelta, operata durante il vertice di Bruxelles del dicembre 2011, di non aderire agli accordi intergovernativi per un'unione di bilancio con ferree regole fiscali volta a fronteggiare l'aggravarsi della crisi del debito, scelta che è stata duramente criticata per le sue implicazioni isolazioniste. Le elezioni politiche tenutesi nel maggio 2015 hanno visto comunque una netta vittoria dei conservatori, che con il 36,8% dei voti hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (331) e la riconferma nella carica di C., che ha potuto dunque governare senza formare coalizioni. Il premier ha ribadito la necessità di pianificare nuove forme di devolution per Scozia, Galles e Irlanda del Nord, confermando lo svolgimento del referendum sulla permanenza nell'Unione europea, fissato al 23 giugno 2016 dopo l'accordo raggiunto nel febbraio 2016 tra Gran Bretagna e UE, grazie al quale è stato riconosciuto al Paese uno statuto speciale, consentendogli di limitare l'accesso degli immigrati comunitari ad alcuni benefici del welfare e accordandogli il diritto di godere di modelli differenziati di integrazione nel progetto comunitario. C. ha assunto posizioni fermamente contrarie a una possibile uscita del Paese dalla UE, ciò provocando fortissime tensioni politiche anche in seno al suo stesso partito che hanno prodotto serie ripercussioni sull'andamento della sterlina. Nel mese di luglio, a seguito del risultato del referendum, in cui i sostenitori delI'uscita dalla UE hanno prevalso con il 51,9 % dei voti, il premier ha rassegnato le sue dimissioni, subentrandogli nella carica T. May che lo ha sostituito anche alla guida dei Tories, e nel settembre 2016 ha rinunciato anche al ruolo di parlamentare ponendo fine alla sua carriera politica. Nel 2019 l'uomo politico ha pubblicato il testo For the record, in cui ricostruisce scelte e motivazioni del suo governo.

Vedi anche
James Gordon Brown Uomo politico britannico (Glasgow 1951). Laureato in storia all’Università di Edimburgo (1972), nel 1983 è stato eletto per la prima volta alla Camera dei comuni. Nel 1993 è diventato membro della direzione del Partito laburista, che in sintonia politica con  T. Blair ha contribuito a risollevare fino ... Johnson, Alexander Boris de Pfeffel Uomo politico inglese di origini statunitensi (n. New York 1964). Formatosi tra Eton e Oxford, ha intrapreso in seguito la carriera giornalistica, scrivendo per testate quali The Times, The Daily Telegraph. The Spectator (della quale ha ricoperto la carica di direttore tra il 1999 e il 2005). Avviatosi ... Governo Diritto Il Governo è un organo complesso posto al vertice dell’intero apparato amministrativo dello Stato ed è composto, secondo l’art. 92 Cost., dal Presidente del Consiglio dei ministri e dai Ministri (Ministri. Diritto costituzionale), che, a loro volta, costituiscono insieme il Consiglio dei ministri. ... premier In Gran Bretagna, titolo ufficiale del primo ministro (per abbreviazione di p. minister); per estensione, titolo dato anche ai primi ministri dei paesi del Commonwealth e ai primi ministri o presidenti del Consiglio dei ministri di altre nazioni.
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    Lessico del XXI Secolo (2012)
    Cameron, David William Donald. – Uomo politico britannico (n. Londra 1966). Leader del Partito conservatore dal 2005, ha impresso ai tories una spinta modernizzatrice atta a cancellare l’impronta thatcheriana che gravava sul partito, portando a esso ampi consensi anche al di fuori del tradizionale ...
Vocabolario
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
cameroniano
cameroniano s. m. (f. -a). – Membro di una setta scozzese presbiteriana seguace di R. Cameron (c. 1648-1680), che fu sostenitore del più rigido calvinismo.
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