Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire solo alcuni usi specifici previsti dalla legge o per facilitare l’identificazione di una frode. La caratteristica fondamentale di un d. è di non potersi separare facilmente ed economicamente dalla sostanza denaturata. Per l’alcol si usano come d. le basi piridiniche, il dietilftalato, l’alcol metilico (per l’alcol di profumeria), l’acido acetico (per l’alcol destinato alla sintesi dell’acido acetico) ecc. I d. del sale da cucina per usi industriali sono: solfato di magnesio, solfato ferroso, permanganato di potassio, nerofumo ecc. In campo alimentare è da ricordare l’obbligo di aggiungere olio di sesamo, nella misura del 5%, a tutti gli oli di semi prodotti o importati in Italia così da riconoscere il loro eventuale impiego come adulteranti dell’olio di oliva.
In biochimica, sono considerati d. tutti quegli agenti di natura fisica e/o chimica, in grado di provocare la denaturazione di alcune macromolecole biologiche, quali proteine e acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami deboli (non covalenti) intramolecolari (e intermolecolari nel caso di proteine polimeriche) che stabilizzano le proteine stesse nella loro forma biologicamente attiva. La denaturazione provoca la perdita della funzionalità delle proteine in maniera reversibile o irreversibile a seconda dell’agente d. adoperato. I d. fisici più comunemente utilizzati sono il calore, la luce (in particolare quella ultravioletta), gli ultrasuoni, l’agitazione violenta. I d. chimici di uso più comune sono gli acidi e gli alcali forti, l’urea, la guanidina, il sodio dodecilsolfato, le soluzioni concentrate di alcuni sali inorganici quali il solfato d’ammonio, molti solventi organici quali acetone, etere, cloroformio. La conoscenza dei parametri chimico-fisici della denaturazione è importante, per es., per la preparazione dei farmaci di natura proteica, come sono taluni ormoni i quali devono essere inalterabili.
In genetica, è detta denaturazione degli acidi nucleici la modificazione della conformazione tridimensionale ordinata degli acidi nucleici per rottura dei legami idrogeno che stabilizzano la doppia elica, a opera di sostanze alcaline, o per aumento della temperatura .