Termine introdotto a partire dall’opera di I. Illich Deschooling society (1971) e adottato anche da altri pedagogisti. Denota la necessità, da essi teorizzata, di abolire la scuola come istituzione separata, in vista di un’ipotesi di decentramento educativo che si realizzi direttamente nei luoghi di produzione (uffici, fabbriche ecc.) con possibilità di scelta libera da parte degli allievi. Le teorie della d. non hanno avuto pratica attuazione, ma hanno contribuito, con il loro radicalismo, a vivacizzare il dibattito sulla scuola negli anni 1970.