Incerte, in parte pie falsificazioni, le notizie sulla figura di questo presunto vescovo di Parigi; Gregorio di Tours (fine 6º sec.) parla anche del suo martirio a Parigi e la leggenda vuole che sia stato martirizzato a Montmartre (mons martyrum). Non sappiamo se si debba pensare a un martire del 3º sec. Comunque il culto di D. a Parigi è attestato nella Vita Genovefae (inizî 6º sec.), che parla della costruzione, sulla tomba del santo, di una basilica (sostituita più tardi dalla chiesa gotica, costruita nel 1132-1281), presso cui già il re Dagoberto fondò (624 circa) un'abbazia: ai suoi monaci si deve la leggenda dell'apostolicità di D., che sarebbe stato mandato a Parigi dal papa Clemente alla fine del 1º sec.; tale notizia veniva avvalorata da una passio leggendaria del sec. 8º; una seconda passio (inizî 9º sec.) identifica D. con l'omonimo discepolo di s. Paolo; l'arrivo in Francia (827) delle opere greche attribuite al D. discepolo di s. Paolo (v. Dionigi l'Areopagita) servì a confermare e a diffondere tale leggendaria identificazione, soprattutto per opera di Ilduino, traduttore di quegli scritti, e di Anastasio bibliotecario. n Il nome di D. di Parigi è associato, nella recensione gallicana del Martirologio geronimiano (fine 6º sec.), con Eleuterio e Rustico, che sarebbero stati martirizzati con lui, o con lui compagni di apostolato. Festa, 9 ott.