Nell'antichità, il diritto d'immunità che acquistava chi si rifugiava in uno spazio sacro o presso una cosa sacra, in omaggio alla concezione che la santità di un luogo od oggetto si comunichi per contatto. Con la fine delle religioni pagane nel 4° e 5° sec., il d. di a. passò alla Chiesa cristiana, che lo collegava al potere d'intercessione riconosciuto ai vescovi. Le legislazioni del 19° sec. lo abolirono completamente. Inteso come diritto di soggiornare nel territorio della Repubblica italiana, il d. di a. viene riconosciuto dall'art. 10 della Costituzione allo straniero (cittadino di altro Stato o apolide), che sia stato privato nel proprio paese del diritto all'esercizio effettivo delle libertà fondamentali della persona umana.