Stile di musica da ballo nato nei club di New York e di Los Angeles intorno alla prima metà degli anni 1970 e affermatosi definitivamente nella seconda metà dello stesso decennio, divenendo un fenomeno internazionale. Eludendo quasi del tutto il momento della esecuzione dal vivo, affida il proprio successo al circuito delle discoteche, dove il disc jockey propone al pubblico selezioni musicali preregistrate e mixate, creando un tappeto sonoro senza soluzione di continuità.
Strettamente legata all’abilità di disc jockey, produttori e arrangiatori (G. Moroder, Cerrone, N. Rodgers, Q. Jones, T. Moulton, le etichette Stax e Motown ecc.), si caratterizzò fin dagli inizi come musica di puro divertimento e fenomeno di consumo. Il materiale armonico e melodico delle prime produzioni era saldamente radicato nella tradizione soul e funk, ma progressivamente si assisté all’introduzione di strumenti elettronici (sequencer e sintetizzatori digitali), all’arrangiamento ridondante di sezioni d’archi, all’impiego di elementi della musica latina e della salsa in particolare.
L’uscita del film La febbre del sabato sera (1977), diretto da J. Badham e interpretato da J. Travolta, con la colonna sonora supportata dalle canzoni dei Bee Gees, fece della d. un fenomeno internazionale. Sul finire degli anni 1980, mentre la sua influenza si faceva sentire nel suono di diversi artisti e gruppi rock (Kiss, Rod Stewart, Blondie, Rolling Stones), la d. vide declinare la propria popolarità, anche a causa dell’affermarsi di nuove forme di musica da ballo, come la house music e la techno.Blondie