Genere di Vermi Nematodi Spiruridei, famiglia Dracunculidi. In D. medinensis (filaria di Medina, dragoncello, dracunculo, verme di Guinea o serpente di fuoco), il maschio è lungo 4 cm; la femmina, filamentosa, è lunga fino a 1 m, con 1,5-1,7 mm di spessore, ha corpo ricurvo posteriormente e completamente occupato dall’apparato genitale pieno di numerosi embrioni, quando è matura. Ha come ospite intermedio un crostaceo (Cyclops) e provoca nell’uomo la dracunculosi, nota anche come vena di Medina, perché essendo tale infestazione molto frequente in quella località Avicenna l’aveva così denominata.
L’uomo si infesta bevendo acqua contenente Cyclops, che viene distrutto dai succhi gastrici; le larve, attraversata la parete intestinale, migrano verso il tessuto sottocutaneo dove si sviluppano e si copulano. Quindi i maschi muoiono, mentre le femmine si accrescono e formano tumefazioni sottocutanee che poi si ulcerano. Quando l’uomo cammina nell’acqua la femmina del verme emette un liquido chiaro pieno di embrioni, che vanno a parassitare Cyclops. La cura della dracunculosi, che può causare anche disturbi generali dovuti alle tossine emesse dal nematode (cefalea, vomito, febbre ecc.), consiste nell’estrazione del verme, con adeguati accorgimenti, per es. uccidendolo con iniezioni locali di sublimato.