Specie (Camelus dromedarius; v. fig.) di Mammifero Artiodattilo Camelide, con una gobba, distinta dal congenere cammello (Camelus bactrianus), a due gobbe, per molti caratteri anatomici. Ha piede ridotto a un unghione che racchiude le dita ricoperte superiormente dalla pelle; inferiormente rappresentato da un cuscinetto plantare convesso e tondeggiante, che lo rende adattissimo ai terreni sabbiosi e piani. Nella bocca il labbro superiore è diviso e ciascuna metà si muove per proprio conto. La statura del d., misurata al garrese, è di 1,70-1,85 m, fino a 2,10 m, mantello, in generale, di color fulvo uniforme; non rari, però, i mantelli bianchi, neri, rossi e talora anche pezzati. Partorisce un solo piccolo dopo una gravidanza di 12 mesi. Animale socievole, ha voce sgradevole: ora come muggito, ora come miagolio, ora come grido rauco. È un prezioso animale da trasporto, resistentissimo. È infatti adatto alla vita del deserto e delle steppe: si nutre di erbe e cespugli secchi e può resistere alla sete per otto giorni, se è prima ben nutrito con piante grasse e non sottoposto a sforzi eccessivi. Si distinguono d. da soma e d. da sella (fra questi il mehari, atto alla corsa e alla guerra). Dà carne ottima e latte, e il suo pelo può essere tessuto. Originario del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, vive in Arabia, in Africa (dal Mar Rosso all’Oceano Atlantico), nelle Canarie, in Spagna, nelle isole dell’Egeo ecc.