Nome dell’assemblea popolare nelle libere città dell’antica Grecia. Vi partecipavano con diritto di parola e di voto tutti i cittadini nel pieno possesso dei loro diritti: la partecipazione dei non abbienti fu resa possibile in Atene da Pericle con l’istituzione di una speciale indennità. L’e. ateniese era sovrana e discuteva su quanto poteva interessare la città. Si tenevano riunioni regolari che, dopo la parte formale, uguale per tutte le sedute, prevedevano la discussione dei progetti di legge (προβουλεύματα) presentati dalla bule. Sulla e. ateniese possono ritenersi modellate le e. di tutte le città greche a regime democratico: le assemblee popolari di Sparta (apella) e di Creta (agorà) differivano invece dall’e. democratica in quanto i cittadini non vi discutevano le proposte di legge ma si limitavano ad accettarle o respingerle.