Sigla di European Free Trade Association («Associazione Europea di Libero Scambio»), organizzazione internazionale con sede a Ginevra, costituita il 20 novembre 1959 e ratificata da Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Norvegia, Portogallo, Svezia e Svizzera, allo scopo di «rimuovere gli ostacoli al commercio e promuovere una stretta collaborazione economica tra gli Stati membri dell’OECE, compresi quelli della Comunità economica europea». Nel 1961 vi aderì la Finlandia, nel 1970 l’Islanda, nel 1991 il Liechtenstein. In concomitanza con il loro ingresso nella CEE, ne uscirono la Danimarca e la Gran Bretagna (1972) e il Portogallo (1986). Dal 1995, dopo l’adesione all’ Unione Europea di Austria, Finlandia e Svezia, i paesi membri si sono ridotti a quattro (Islanda, Liechtestein, Norvegia e Svizzera).
Le attività dell’EFTA possono essere raggruppate in 3 diverse aree: relazioni tra i paesi membri; attività relative all’EEA (European Economic Association, o SEE, Spazio Economico Europeo), istituito il 1° gennaio 1994, che prevede la progressiva rimozione delle restrizioni ai movimenti di persone, merci, servizi e capitali tra i paesi membri dell’EFTA e dell’UE; accordi di libero scambio e di cooperazione economica con paesi terzi (paesi non UE), in particolare con Stati balcanici, del Vicino Oriente europeo, dell’area mediterranea, dell’America Settentrionale e Meridionale. Nel dicembre 2005 l’EFTA ha firmato un accordo di libero scambio con la Repubblica di Corea e nel febbraio 2006 ha avviato le trattative per un accordo economico con il Consiglio di cooperazione degli Stati Arabi del Golfo. Dal 2018 è segretario generale dell'Associazione H. Gétaz.