(egiz. Ibw; gr. ᾿Ελεϕαντίνη) Isola del Nilo di fronte ad Assuan, sede di capoluogo di nomo.
Della città restano testimonianze (disegni eseguiti durante la spedizione napoleonica) dei tempietti di Amenhotep III e Ramesse II, demoliti nel 1822. Un tempio eretto da Thutmosis III e Hatshepsut dedicato a Satet, consorte di Khnum (poi ampliato in età tolemaica), è stato ricostruito da archeologi tedeschi. Sotto il pavimento della XVIII dinastia sono state rinvenute strutture risalenti all’Antico Regno e al primo periodo dinastico. Il tempio di Khnum, signore della cateratta, eretto da Ramesse II, fu restaurato sotto Nectanebo II (360-342 a.C.), Tolomeo VI e VIII, e Augusto. Sull’isola, connesso con il tempio di Satet, in età tolemaica fu costruito un nilometro. Sulla sponda O del Nilo si trovano le necropoli dei nomarchi di E., datate tra la fine dell’Antico Regno e la XII dinastia. Importante il ritrovamento (1898-1900) di papiri con testi aramaici (circa 494-410 a.C.), appartenenti agli archivi della colonia militare giudaica stabilita a E. prima della conquista persiana. I Giudei ebbero un tempio (7°-6° sec. a.C.), distrutto dagli Egiziani nel 410, all’interno del recinto di Khnum. All’età ellenistico-romana appartiene anche la necropoli degli arieti sacri di Khnum, in cui le mummie degli animali erano racchiuse in sarcofagi con maschere dorate.