Processo chimico-fisico risultante dall’associazione della dialisi con l’elettrolisi, con lo scopo di accelerare la prima. In fig. è rappresentato il principio su cui si basa l’e.: in una cella elettrolitica in cui sono inserite due membrane scambiatrici di ioni, l’una cationica a e l’altra anionica b, il movimento degli ioni attratti verso l’elettrodo di segno opposto si arresta quando essi incontrano la membrana con cui non possono dar luogo a reazioni di scambio ionico. Pertanto la membrana cationica rappresenta una barriera non attraversabile dagli anioni e analogamente si comporta la membrana anionica per i cationi: come risultato netto dell’operazione si ha un impoverimento di ioni nel comparto centrale c e una concentrazione di cationi e di anioni rispettivamente nello spazio cationico e in quello anionico.
Processi di e. sono largamente impiegati in laboratorio per la separazione di colloidi di natura biologica, per eliminare ioni da sistemi colloidali dispersi, per preparare sostanze allo stato puro, per identificare acidi organici ecc. L’e. trova importanti applicazioni in scala industriale per la demineralizzazione di siero di latte e di sciroppi zuccherini, per la separazione e il recupero di metalli tossici (per es., il cadmio) da acque di scarico provenienti da lavorazioni galvaniche. Di particolare importanza l’impiego dell’e. al fine di dissalare acque salmastre.