Studio delle variazioni indotte nella discendenza di piante i cui gameti siano stati sottoposti all’azione di campi elettromagnetici. La tecnica fu introdotta da A. Pirovano che fondò, nel 1928, un Istituto di frutticoltura e di e. a Roma. Alcune delle variazioni ottenute sono probabilmente vere mutazioni, altre sono anomalie o teratomi non ereditari. Pirovano ottenne, ibridando con polline trattato, forme dette elettrogenite che, rispetto ai capostipiti, presentano nanismo, ritardo nella fioritura, mutamenti del colore delle corolle e dei frutti ecc. Alcune forme possono essere utilizzate in agricoltura.