Matematico (Dolomieu, Isère, 1869 - Parigi 1951). Professore nelle univ. di Montpellier, Lione, Nancy, fu chiamato nel 1909 a quella di Parigi, dove insegnò calcolo differenziale e integrale, poi (1920) meccanica razionale, e infine (1924-40), quale successore di J.-G. Darboux, geometria superiore. Socio straniero dei Lincei (1927). Il C. ha posto su solide basi la teoria della struttura dei gruppi continui finiti di trasformazioni, iniziata da W. Killing, ha stabilito una teoria completamente nuova dei sistemi differenziali, concepiti sotto forma pfaffiana (vale a dire intrinseca), con la quale è riuscito a costruire una teoria della struttura dei gruppi continui infiniti e ha potuto, fra l'altro, risolvere l'arduo problema della classificazione di tutti i gruppi continui infiniti semplici. Negli ultimi anni tornò alla teoria dei gruppi continui finiti per approfondirne lo studio, non dal punto di vista differenziale di S. Lie, bensì da quello integrale e, più precisamente, topologico. Sono state pubblicate le sue opere complete in 6 volumi (1952-55).