La terza delle cinque parti in cui la retorica classica divide l’elaborazione del discorso. Essa riguarda la formulazione linguistica delle idee trovate nell’inventio e ordinate nella dispositio. La materia dell’e. viene suddivisa in base alle qualità o ‘virtù’ (virtutes elocutionis) cui deve mirare l’oratore: puritas (correttezza lessicale e grammaticale), perspicuitas (comprensibilità, chiarezza), ornatus (bellezza, eleganza dell’espressione), aptum (armonia delle parti dell’orazione e appropriatezza all’argomento, alla situazione, al pubblico). Una sistematizzazione dell’aptum è costituita dalla dottrina degli stili (genera elocutionis), fondata sul rapporto fra stile del discorso e argomento (genus humile, genus mediocre, genus grave: stile umile, medio e sublime). La trattazione dell’ornatus abbraccia la classificazione dei tropi e delle figure retoriche di parola e di pensiero (figurae elocutionis, figurae sententiae).