Mucopolisaccaride (peso molecolare 15.000 - 20.000) costituito da D-glucosammina e da acido D-glucuronico e contenente molti gruppi solforici. I legami fra le due unità monomeriche che costituiscono il polimero sono di tipo α-1,4. In condizioni normali si trova legata alle proteine dei tessuti e immagazzinata nei mastociti del tessuto connettivo e sulla superficie delle piastrine e delle cellule endoteliali. Inibisce l’attivazione dei fattori della coagulazione sia in vivo sia in vitro, interagendo con un sito specifico dell’antitrombina III, ed è quindi uno dei più potenti anticoagulanti noti, usato in laboratorio per rendere incoagulabile il sangue da esaminare, in medicina nelle trasfusioni di sangue, per impedire le trombosi, nella chirurgia dei vasi sanguigni ecc.
Con il nome di β-e. viene talvolta indicato l’acido condroitinsolforico nel quale si alternano unità di N-acetilglucosammina-6-solfato e acido glucuronico con legami probabilmente β-1,4 e acido ialuronico. Eparinoide è nome comune a un gruppo alquanto eterogeneo di farmaci che, pur differendo chimicamente fra loro, hanno in comune con l’e. un’azione anticoagulante (che si esplichi con analoga modalità) o almeno un’azione lipasica sulle lipoproteine. Alcuni di essi (per es., poliesteri solforici di un mucopolisaccaride) sono usati in pomata per risolvere stati infiammatori locali.