Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col pubblico, di corrosive macchiette che a volte toccavano il carattere. Famosissimi i suoi personaggi: Gastone, eroe di quel varietà da cui P. proveniva, Er sor Capanna, Fortunello, Giggi er Bullo, Mustafà, Nerone, ecc. Impossibile rifare l'elenco delle sue creazioni: molti suoi "sfottò" divennero proverbiali, le sue canzoni erano ripetute da tutti. Ebbe un enorme successo anche in Europa e nelle due Americhe; in Italia si interessarono del "fenomeno P." critici, intellettuali e scrittori, fra cui F. T. Marinetti, che vide nei nonsense e nelle assurdità di P. un riuscito esempio di umorismo futurista. Artista completo, P. passò dall'attività di chansonnier e macchiettista nei caffè-concerto romani alla scrittura di commedie vere e proprie (fra cui Chicchignola, 1931) e a interpretazioni di intensa drammaticità (Il cortile di F. M. Martini, Un garofano di U. Ojetti, ecc.). Fu anche attore cinematografico: Mentre il pubblico ride (1919); Nerone (1930), regia di A. Blasetti; Medico per forza (1931). Scrisse una raccolta di "sciocchezzuole", freddure e parodie (Ti à piaciato?!!, 1916) e due volumi di memorie: Modestia a parte (1931) e Un po' per celia e un po' per non morir... (1936).