Filosofo italiano (Livorno 1870 - Milano 1930). Positivista, si occupò prevalentemente di problemi biologici, psicologici, sociologici, inserendoli nel quadro di una riflessione filosofica sulla scienza e lasciando un contributo originale in ciascuna di queste discilpine. Tra le opere di maggior rilievo: Psicologia del ragionamento (1920).
Laureato in ingegneria a Torino (1893), fu tra i fondatori (1907) della rivista scientifica Scientia, di cui fu anche direttore. Vissuto nel periodo dei contrasti fra il materialismo scientista e il rinascente idealismo, R., che si professò positivista, cercò di trovare l'accordo fra le opposte tendenze. In campo psicologico, nella sua opera principale Psicologia del ragionamento, mise in rilievo il ruolo della memoria, come base del graduale adattamento dell'organismo all'ambiente, del formarsi degli istinti e dello stesso ragionamento. Partendo da questo presupposto, sviluppò una comprensiva teoria del ragionamento, in cui può ritenersi operante l'influenza di Mach, tentando di fornire una trattazione unitaria delle varie forme di ragionamento (intuitivo, matematico, logico-matematico, metafisico, dialettico). Tra i suoi scritti: Di un socialismo in accordo con la dottrina economica liberale (1901); La sociologia nel corso di filosofia positiva di Augusto Comte (1904); Sur la transmissibilité des caractères acquis. Hypothèse d'une centro-épigénèse (1906; ed. it. 1907); Per una riforma socialista del diritto successorio (1920); La memoria biologica: saggio di una nuova concezione filosofica della vita (1922); Il fine dell'uomo. Prime linee di un sistema morale fondato sull'armonia della vita (1923); Man not a machine: a study on the finalistic aspects of life (1924); Che cosa è la vita? (1926); Problemi della psiche (1928).