Tredicesimo re di Giuda (715-687 a. C.), figlio di Acaz, tentò di recuperare al regno la piena indipendenza. Fidando nelle difficoltà che impegnavano gli Assiri in Babilonia e nell'alleanza egiziana, sospese il pagamento dei tributi agli Assiri e diede vita con Sidone e Ascalona a una coalizione contro di loro. In previsione dell'inevitabile ritorsione assira, provvide a consolidare le fortificazioni di Gerusalemme, a rifornire la città di acqua con lo scavo del tunnel di Siloe e ad accumulare armi e provviste. Intervenuto Sennacherib in Palestina e assediata Gerusalemme, E. riuscì a contenere la punizione assira (l'esercito assiro decimato da una pestilenza fu costretto a ritirarsi), sottoponendosi al pagamento di un pesante tributo e alla sottrazione di gran parte del suo territorio. Negli ultimi anni di E. il regno di Giuda rimase sottomesso e debole vassallo dell'impero assiro. Accanto alla intensa attività organizzativa e militare, va ricordata la politica religiosa che E. svolse per ristabilire il puro culto di Yahweh, in accordo coi circoli profetici di cui era esponente Isaia.