Profeta ebreo, da cui prende il nome un libro dell'Antico Testamento. I., figlio di Amoṣ (da non confondere con il profeta Amos), nacque probabilmente a Gerusalemme intorno al 765 a. C. La sua vocazione profetica avvenne verso il 740 a. C., nell'anno in cui verosimilmente morì il re di Giuda, Ozia; e la sua predicazione si svolse sotto i successori di questo, Iotam, Acaz ed Ezechia, per oltre quarant'anni. Le linee essenziali del pensiero di I. possono definirsi come segue: 1) Dio ha potere sommo e universale: i popoli sono strumenti del suo volere; attraverso le genti straniere Giuda sarà punito dei suoi peccati, ed è vano sperare in un aiuto terreno; 2) Dio è santo e giusto; santità e giustizia devono affermarsi nelle relazioni umane; 3) al di là della punizione di Giuda sta la sopravvivenza di una sua parte e la salvazione attraverso il Messia, instauratore della pace, della moralità, della religiosità universali. Sappiamo che I. ebbe una elevata posizione nella società del suo tempo, fu amico e consigliere di sovrani, maestro autorevole di discepoli. Della sua morte non sappiamo nulla di certo; la notizia di un suo martirio sotto Manasse è di tarda fonte talmudica.
Antico Testamento Il libro che porta il nome di I. consta di 66 capitoli, che si possono dividere in due parti principali: nella prima (cap. 1-39) prevalgono il giudizio e l’annuncio del castigo; nella seconda (cap. 40-66) la consolazione e la descrizione della rinascita. Secondo vari studiosi il libro ha un nucleo autentico, risalente al profeta, a cui si sono venute progressivamente aggiungendo composizioni diverse per epoca e contenuto, fino a formare una specie di antologia, alla quale furono estesi il nome e l’autorità di Isaia. Vengono distinte tre parti: il proto-I. (cap. 1-35, in cui sono riconoscibili elementi autentici del profeta, insieme ai cap. 36-39, appendice storica); il deutero-I. (cap. 40-55, opera di un profeta vissuto in Babilonia sulla fine dell’esilio); il trito-I. (cap. 56-66, attribuiti a un autore dell’epoca della restaurazione).
Ascensione di Isaia Scritto apocrifo databile alla prima metà del 2° sec. d.C. e conservato integralmente nella versione etiopica: descrive un viaggio di I. attraverso i sette cieli e la conoscenza che vi acquista dei misteri cristiani in polemica con l’autorità ecclesiastica.