Architetto (Pietroburgo 1859 - Mosca 1926), principale esponente dell'art nouveau in Russia. A Mosca lavorò come illustratore e scenografo prima di dedicarsi all'architettura; dal 1896 insegnò alla scuola d'arti applicate e, dopo la rivoluzione, al Vchutemas. La stilizzazione di motivi slavi dei padiglioni dell'esposizione di Glasgow (1901) o della stazione Jaroslavskaja di Mosca (1903-04) si scioglie in forme più duttili e d'intonazione floreale, soprattutto nelle case private, come quella di N. Rjabušinskij (1900-02; ora sede del museo Gor´kij), per le quali curò anche l'arredamento; progettò per K. S. Stanislavskij il Teatro d'arte di Mosca (1902). L'impianto razionale sotteso alle sue costruzioni (nelle quali S. impiegò largamente maioliche, vetro, inferriate, ornati di stucco) emerge, invece, pienamente nella sobria essenzialità di opere come la sede della casa editrice Utro Rossii (1907).