Nome con cui in alcune classificazioni si indicano le piante della classe Filicine delle Pteridofite. Alcuni autori hanno proposto in seguito di elevare tale classe al rango di divisione, le Pterofite. Da quanto risulta dall’indagine cladistica (➔ cladismo) questo gruppo, sia esso considerato come classe Filicine sia come divisione Pterofite, non sembrerebbe essere monofiletico. Sulla base dell’analisi del DNA, tra le f. solo le Leptosporangiate risultano monofiletiche, mentre non lo sono le Eusporangiate. Le F. presentano evidente alternanza di generazione (v. .): lo sporofito, che dà origine alle spore, è un cormo, ossia un corpo costituito da fusto, foglie e radici; invece il gametofito, detto protallo, che dà origine ai gameti, è molto ridotto. Il fusto è di norma rizomatoso, di rado arborescente; le foglie, grandi rispetto al fusto, hanno prefogliazione circinata, sono picciolate, con lamina spesso molto grande, variamente divisa, con nervi disposti in vari modi caratteristici. Alla pagina inferiore o al margine delle foglie si formano gli sporangi (o sporoteci), nell’interno dei quali le cellule dell’archesporio, per meiosi, danno le spore aploidi. Gli sporangi sono spesso raggruppati in gruppi detti sori, che sono nudi o ricoperti da un’espansione dell’epidermide, detta indusio. Mancano speciali rami sporangiferi, però in alcune F. determinate foglie o una parte delle foglie producono gli sporangi. Il gametofito è di breve durata, di solito laminare e fissato al terreno mediante peli (rizoidi); alla sua pagina inferiore si organizzano gli anteridi e gli archegoni: nei primi hanno origine gli spermi, pluricigliati, che vanno a fecondare l’oosfera, racchiusa nell’archegonio. Lo zigote produce un embrione che si sviluppa senza interruzione nella pianta della felce. La disposizione dei fasci vascolari nel fusto è monostelica o polistelica, i fasci di rado sono collaterali, per lo più sono concentrici con al centro la porzione vascolare, costituita da tracheidi scalariformi.