Soluzione solida di carbonio (da 0,007 a 0,025%) nel ferro α ( f. α), caratterizzata da una struttura a reticolo cubico a corpo centrato e da proprietà ferromagnetiche fino a 769 °C. Per la ridottissima quantità di carbonio contenuto nella f., questa in pratica viene considerata come ferro puro. Analogamente si parla di f. β e di f. δ per le soluzioni solide di carbonio (sempre in quantità piccolissima), nel ferro β e nel δ rispettivamente; queste ultime leghe non hanno però importanza pratica. Insieme alla cementite, la f. α forma negli acciai un eutettico in fase solida (perlite) in corrispondenza allo 0,80% di carbonio. Sempre negli acciai la f. è visibile, con attacco opportuno, come elemento pro-eutettoide; si può allora presentare sotto forma di grani irregolari mescolati alla perlite, ovvero come reticolo delimitante le maglie di perlite (struttura cellulare) o in aspetto di lamelle diversamente orientate (struttura di Widmanstätten). La f. è altresì individuabile in seguito alla distribuzione della perlite per coalescenza, per decomposizione della cementite tramite un trattamento di ricottura negli acciai ipoeutettoidi temprati e rinvenuti, in mescolanza alla martensite o altri costituenti di transizione, e infine per precipitazione causata dalla presenza di elementi estranei.
Minerale, prodotto di alterazione dell’olivina, ricco di ferro, pseudomorfico di questa. Lo stesso termine fu anche proposto per indicare l’idrossido di ferro amorfo, che, in plaghe rossicce o giallicce, entra nella composizione di molte rocce.