Sali dell’acido ferrocianidrico. Sono composti cianici del ferro bivalente contenente lo ione [Fe(CN)6]4-. Tra i f. i più importanti sono quelli alcalini, quello di ferro e quello di rame.
F. ferrico Composto, di formula Fe4[Fe(CN)6]3, detto anche blu di Prussia o azzurro di Berlino per il suo colore. Si prepara trattando il f. di potassio con un sale ferroso e ossidando poi (con acido nitrico, cloro, bicromato potassico ecc.) il precipitato bianco di f. ferroso formatosi. Massa di color azzurro indaco, insolubile in acqua e in acidi diluiti, è decomposto dagli alcali ed è solubile nel tartrato ammonico e nell’acido ossalico. Si usa in pittura, nella preparazione di inchiostri da stampa, nella colorazione della carta, nella preparazione di colori verdi in mescolanza con i gialli a base di cromo; in tintoria si fa avvenire la precipitazione del colore direttamente sulle fibre di cotone, lana, seta.
F. di potassio Composto, di formula K4[Fe(CN6)], noto anche come prussiato giallo, che si può preparare trattando con idrossido o solfuro ferroso una soluzione di cianuro di potassio. Un processo di più vasta applicazione industriale sfrutta invece i prodotti derivati dalla lavorazione delle masse depuranti del gas di città, trattandole con calce e cloruro di potassio. Si ottiene così f. di calcio e potassio che con carbonato potassico dà il f. di potassio. Il f. di potassio non è velenoso, trattato con acido solforico diluito sviluppa acido cianidrico, con acido solforico concentrato sviluppa ossido di carbonio; si adopera industrialmente per produrre il f. ferrico; trova altresì applicazione in metallurgia, in chimica analitica, in fotografia come sviluppatore.
F. di sodio Composto, di formula Na4[Fe(CN)6], che si prepara con metodi analoghi a quelli del f. di potassio e ha anche analoghe applicazioni (escluso l’uso in metallurgia).