(gr. Φαιστός) Antica città presso la costa meridionale di Creta, all’estremità occidentale della piana della Messarà. Dal 1900 missioni italiane vi hanno effettuato scavi sistematici. Sulla collina, già occupata nelle fasi finali del Neolitico, nel Medio Minoico I B (circa 1950 a.C.) sorse un grande complesso palaziale, ricostruito all’inizio del Medio Minoico III (1700 circa). Orientato N-S, il complesso si articolava su tre livelli collegati con rampe e scale. Questo secondo palazzo si distingue per l’armoniosa articolazione degli spazi e l’eleganza degli ambienti, con raffinate rifiniture in gesso alabastrino; ben organizzato, ma non molto esteso, era il quartiere dei magazzini. L’abitato è poco documentato. Andato in rovina verso il 1450, il palazzo fu in parte riadoperato nel periodo dell’occupazione micenea dell’isola (Tardo Minoico III). La ripresa di F., con abitati micenei a O del palazzo e un’importante necropoli a NE, prosegue fino al protogeometrico e al geometrico (resti di abitato). Significative testimonianze provano l’importanza di F. in età arcaica e classica. Di nuovo notevoli le emergenze monumentali ellenistiche (fortificazioni, cisterne, case), con ceramiche e documenti numismatici. All’epoca romana risale un modesto impianto agricolo.
Importante documento di scrittura di tipo pittografico è il disco di F., forse databile tra il primo e il secondo palazzo. F. ebbe anche una ricca produzione di ceramiche, nello stile cosiddetto di Kamàres.