Tipo di giacitura di roccia eruttiva, risultante da iniezioni di magmi in spaccature e fratture, più o meno estese e potenti, della crosta terrestre. Presenta prevalentemente una forma tabulare e ha generalmente un andamento discordante rispetto alle rocce incassanti; se la giacitura del f. è concordante si ha il f. strato o sill. Da un punto di vista composizionale i f. si distinguono in f. di roccia e f. metalliferi. Tra i primi vengono distinti i f. non differenziati o aschisti e quelli differenziati o diaschisti a seconda che presentino o meno la composizione media della massa magmatica dalla quale provengono. Nei f. metalliferi è possibile distinguere il corpo minerario, che rappresenta il materiale compreso tra le salbande, e il corpo metallifero, che costituisce una concentrazione utile di minerali metallici. I f., quando derivino, come di frequente, da stadi tardivi dell’evoluzione magmatica, si classificano in pegmatitici, pneumatolitici e idrotermali. F. sedimentari In sedimentologia, costituiscono il riempimento di fratture all’interno delle quali è stato risucchiato materiale ancora allo stato fluido, oppure rappresentano delle strutture di iniezione legate a disequilibri nella distribuzione dei carichi su sedimenti ancora allo stato plastico, che si insinuano tra le discontinuità dei sedimenti sovrastanti.
F. di impluvio (o solco di impluvio) di un fiume, di una valle e simili, la zona che congiunge i punti di maggiore profondità; è più comune nell’uso internazionale il nome tedesco di Talweg. F. di un fiume (o filo di corrente), parte di un corso d’acqua regolare nella quale la corrente raggiunge la massima velocità e dove i moti di turbolenza disordinati sono ridotti al minimo. Il f., d’aspetto cilindriforme, si trova per lo più al centro del fiume, a uguale distanza dalle sponde ma sempre in corrispondenza della massima profondità, un po’ al disotto della superficie libera dell’acqua.