Isola dell’Indonesia (14.250 km2 con 1.600.000 ab. nel 2003), fra le Piccole Isole della Sonda. Le coste si presentano lineari e solo nel settore settentrionale si osservano insenature abbastanza pronunciate; il rilievo è molto accidentato (l’isola è di origine vulcanica e ad alta sismicità: un evento catastrofico nel 1992) e alcune vette crateriche superano i 2000 m s.l.m. Basi dell’economia sono l’agricoltura, l’allevamento (bovini, suini), lo sfruttamento forestale e la pesca. Città principale è Ende, sulla costa orientale.
La popolazione propriamente indigena presenta un tipo indonesiano antico, con influenze papuasidi, evidenti talora anche nei caratteri antropologici. L’abitazione, quadrangolare e con tetto a sella, poggia su pali o su pietre. Accanto alle imbarcazioni a bilancieri si usa anche il canotto monoxilo. La famiglia è patriarcale; la sposa si ottiene mediante pagamenti o prestazioni di servizi. In passato, come moneta erano usati denti di capodoglio. La società comprendeva tradizionalmente le tre classi dei nobili, dei liberi, degli schiavi; ogni tribù era retta da un capo, custode dei beni comuni.
Nel 2003 a Flores sono stati ritrovati i resti fossili di un ominide vissuto circa 18.000 anni fa, attribuiti alla specie Homo floresiensis.
Mar di F. Mare dell’Indonesia, definito a S dal festone insulare di Sumbawa e F., e a N da minuscoli arcipelaghi; raggiunge la profondità massima di 5121 m ed è costellato da numerosi gruppi di piccole isole. A N penetra nell’interno dell’isola di Celebes con il grande e profondo Golfo di Bone. È detto anche Mare della Sonda.