Movimento artistico, costituitosi nel 1962, ma già operante sul finire degli anni 1950, i cui aderenti, di varie nazionalità, si riconoscono nelle posizioni intellettuali di G. Maciunas (1931-1978), promotore della rivista ccV TRE pubblicata a New York tra il 1955 e il 1970. Essi sono uniti dalla comune aspirazione a superare la tradizionale divisione dei domini dell’estetica mediante uno sconfinamento radicale dell’operare artistico nel ‘flusso’ della vita quotidiana, e la conseguente rivalutazione degli atti e dei gesti più elementari e gratuiti, di cui si rivendica l’intrinseca artisticità. Propongono nuove forme espressive, che tendono a coinvolgere in ugual misura operatori e fruitori e che nascono dalla fusione di più codici artistici, secondo modalità non dissimili da quelle degli happenings e delle performances. Al movimento hanno aderito tra gli altri G. Brecht, D. Higgins, La Monte Young, N. June Paik, J. Beuys e W. Vostell, D. Spoerri, R. Filliou, Ben Vautier, G. Chiari e G.E. Simonetti ecc.