Parte del camino, più o meno rialzata da terra, ma posta direttamente sotto la cappa, in cui si faceva fuoco per cuocere vivande e per riscaldare ambienti.
Come centro della vita domestica, il f. è circondato da una rete di osservanze rituali e di tabuizzazioni. Presso le popolazioni atlantiche e siberiane (allevatori nomadi), diviene il tramite fra il mondo terrestre e i mondi infernale e celeste, costruito, con pietre, al centro della tenda (iurta). Presso i Romani era protetto da varie divinità, fra le quali Vesta, e si collocavano presso di esso le immagini dei Lari, così che fumosi Lares veniva a significare una origine nobile e antica della gens, rappresentata appunto da immagini che, per essere state deposte presso il focolare in tempi molto antichi, erano totalmente annerite dal fumo.
Nelle culture folcloriche, è luogo sacro, dove è vietato piangere i morti. Le sue braci vanno coperte e spente ogni sera per evitare il ritorno dei morti o l’apparire delle streghe. La sua catena non va fatta dondolare poiché determina contemporaneamente il dondolamento dei teschi dei morti (Molise, Abruzzo, Lazio, Marche).