Operetta della giurisprudenza romana postclassica, composta da un ignoto autore legato alla scuola di diritto della città gallica di Augustodunum (od. Autun). La composizione, che semplifica in maniera elementare le Institutiones redatte secoli prima dal giurista Gaio, dovette rivelarsi particolarmente utile nella pratica, visto il quadro di grave decadenza in cui erano caduti gli studi giuridici nel 4°-5° sec. d.C. nella parte occidentale dell’Impero.