Petrarca, Francesco
Poeta e umanista (Arezzo 1304-Arquà 1374). Autore del Canzoniere, ebbe, rispetto a Dante, un impegno meno vivo e appassionato nelle vicende politiche, e tuttavia mostrò atteggiamenti più moderni. Dell’impero avvertì la decadenza e lo considerò come un’istituzione straniera, sostanzialmente estranea alle sorti dell’Italia. Nell’Italia vide non più soltanto il giardino dell’impero, ma un’entità spiritualmente e culturalmente viva, che chiamò «patria» («agnosco patriam»), e si augurò che ponesse fine alle lotte fratricide e si liberasse dalle soldatesche straniere mercenarie. Così egli sperò, con riferimento a Roberto d’Angiò, nel sorgere di una monarchia italiana; poi si entusiasmò per l’azione politica di Cola di Rienzo, che voleva restaurare a Roma la libertà repubblicana e costruire intorno all’Urbe una federazione di repubbliche e di principati italiani, in modo che l’Italia avesse, nel quadro dell’impero, una sua collocazione privilegiata.