Musicista (Napoli 1876 - San Remo 1954). Studiò a Napoli con P. Serrao e C. De Nardis e a Lipsia con S. Jadassohn. Direttore di conservatorio a Bologna (1918), Torino (1923-39) e dal 1947 a Pesaro, fu fecondo e raffinato compositore di musica teatrale, sinfonica e da camera. Dalla sua prima larga affermazione operistica (Resurrezione, 1904), ove si riflettevano la poetica e il carattere musicale del teatro "verista", egli passò a un ampliamento del proprio mondo artistico evolvendosi attraverso le esperienze della musica straussiana e della debussyana, e giungendo a superarle nelle nuove originali sintesi de L'ombra di Don Giovanni (1914; poi rielaborata, 1941) e soprattutto di Sakùntala (1922). Nelle opere successive l'A. sembrò invece ricercare altre vie, verso una sorta di contemperamento tra le stilistiche di Resurrezione e quelle del periodo 1914-22; mentre nei lavori sinfonici e da camera continuò a fiorire la delicata poesia musicale delle sonate e delle liriche vicine a Sakùntala. Ad A. si deve anche il completamento della Turandot di Puccini nel 1925.