Giurista (Parigi 1726 - ivi 1806). Nel 1789 fu deputato di Parigi agli Stati generali: membro del Comitato feudale, esercitò grandissima influenza sulle riforme legislative. Presidente dell'Assemblea nazionale (1791), partecipò attivamente ai lavori legislativi; fece poi parte (1795) del Consiglio degli anziani nel dipartimento della Seine-et-Oise e fu presidente della Corte di cassazione (1800). Per volere di Napoleone presiedette la commissione legislativa incaricata della redazione del codice civile, cercando di far riconoscere maggior valore al diritto delle coutumes anziché al diritto scritto. Infine (1802) fu presidente del senato.