Giurista francese d'origine tedesca (Parigi 1524 - Basilea 1590). Uno tra i principali sostenitori della nuova scuola del diritto, che raccomandava lo studio della storia, delle lettere e della filosofia, ebbe gran parte nella rivoluzione scientifica del sec. XVI. Più importanti appaiono comunque i suoi scritti politici: le sue opere Franco-Gallia e Vindiciae contra tyrannos costituiscono l'esposizione più importante delle concezioni politiche del calvinismo francese nel periodo seguente alla notte di S. Bartolomeo (la 1a ed. uscì a Ginevra nel 1573).
Lettore di diritto romano all'univ. di Parigi (1546), abbracciata la Riforma (1547) si ritirò a Lione, e quindi a Ginevra. Insegnò poi (1549) lettere e storia all'Accademia di Losanna, diritto civile a Strasburgo (1556). Tornato in Francia, entrò nel partito del principe di Condé. Nel 1563 passò a insegnare a Valenza e nel 1567 fu chiamato a succedere al Cuiacio a Bourges: ma fu costretto a fuggire per l'ostilità dei cattolici. A Parigi, dove si rifugiò, fu nominato storico del re. Riavuta la cattedra di Bourges in seguito alla pace del 1570, dopo la notte di S. Bartolomeo (1572) riparò in Svizzera. Insegnò diritto romano a Ginevra (1573-79); costretto di nuovo ad allontanarsene, trasferendosi a Basilea, vi ritornò nel 1584 e si dedicò all'alchimia; nel 1589 era di nuovo a Basilea.
Come giurista seguì l'indirizzo umanistico del Cuiacio; si occupò anche di diritto positivo e insistette, nell'Anti-Triboniana ou discours sur l'estude des loix (1567), affinché le disposizioni del diritto romano fossero sostituite da un codice unico per tutta la Francia, che tenesse conto delle consuetudini locali. Come scrittore politico, condensò il suo pensiero soprattutto nelle già citate Franco-Gallia e Vindiciae contra tyrannos, scritte sotto l'impressione della notte di s. Bartolomeo (i cui orrori condannò anche nell'opuscolo De furoribus gallicis, 1573). L'idea centrale è la negazione del potere assoluto dei re e l'affermazione del contratto originario da cui sono legati re e sudditi. Edizione completa delle opere giuridiche, storiche e politiche in 3 voll., Ginevra 1599-1601.