(FFF) Movimento internazionale apartitico nato su stimolo dell’attivista svedese G. Thunberg, che dall’agosto 2018 ha iniziato una protesta pacifica, manifestando ogni venerdì dinanzi al Parlamento del Paese e iniziando uno sciopero scolastico per chiedere l’adozione immediata di misure atte a ridurre l’emissione di gas a effetto serra. All’azione individuale di Thunberg ha fatto riscontro l’immediato consenso di migliaia di giovani che, attraverso la rete creata dai social network, hanno condiviso e adottato la stessa forma di protesta, organizzandosi in gruppi e trasformandosi in un movimento mondiale globale a difesa della biosfera; nei mesi successivi imponenti manifestazioni per denunciare l'accelerazione dei cambiamenti climatici indotti dall'azione antropica e reclamare il diritto ad avere un futuro, chiedendo il rispetto dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra come stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015, si sono svolte in numerose città europee ed extraeuropee, mentre in Italia "Fridays for future" hanno avuto luogo a Bologna, Pisa, Milano, Torino e Venezia nel febbraio 2019. Il 15 marzo 2019 è stato organizzato il Global Strike for Future, primo sciopero mondiale a difesa del clima cui hanno aderito oltre 1300 città di 98 Paesi del mondo, mentre negli anni successivi sono state organizzate manifestazioni in concomitanza con i principali eventi di sensibilizzazione all'emergenza climatica quali il Youth Climate Summit dell’ONU (2020) e la Cop-26 organizzata dalle Nazioni Unite (2021); il primo Global Climate Strike del 2023 si è svolto nel mese di marzo, coinvolgendo in Italia le piazze di circa cinquanta città.