Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano segnati dal caso nominativo e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’infinito: difficile a farsi, lat. ad faciendum), nelle quali, in proposizioni secondarie, svolge funzione temporale, strumentale, modale, causale, ipotetica; nell’italiano antico, anche funzione participiale.
In italiano, il g. ha due tempi, il presente per indicare azione contemporanea (mi riposavo ascoltando la radio) e il passato per indicare azione anteriore (avendo fumato troppo mi sentivo la gola secca). In rari casi il g. ha costruzione assoluta (strada facendo).