Iranista e storico delle religioni italiano (Roma 1937 - Cagli 2012), professore di filologia iranica all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1968-93), del quale è stato rettore dal 1970 al 1978; dal 1993 al 2008 ha insegnato Storia religiosa dell'Iran e dell'Asia Centrale presso l'Università di Roma La Sapienza. Ha ricoperto il ruolo di presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO). Socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei e di varie altre accademie, membre de l´Institut de France e membre d´honneur della Société Asiatique, nelle sue ricerche ha analizzato temi relativi alla storia religiosa del mondo iranico, apportando decisivi contributi sia alla conoscenza dello zoroastrismo, sia a quella delle concezioni dualistiche nel mondo antico sino al manicheismo. Tra i suoi molti lavori si ricordano: Le iscrizioni giudeo-persiane del Ġūr (Afghanistan) (1964); Zoroaster’s Time and Homeland (1980; ed. persiana Teheran 2003); De Zoroastre à Mani: Quatre leçons au Collège de France (1985); The Idea of Iran. An essay on its origin (1989); Inventario delle iscrizioni sudarabiche, t. 2: Shaqab al-Manaṣṣa (1993); Iran als religiöser Begriff im Mazdaismus (1993), sulle implicazioni etniche, religiose e politiche della nascita dell'idea dell'Iran come stato nazionale; Zoroaster in History (2000). Codirettore dell'Enciclopedia Archeologica (2002-2005) edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, più recentemente ha curato Kayd Studies in history of mathematics, astronomy and astrology in memory of David Pingree (con A. Panaino, 2009). Fondamentale la raccolta di testi manichei, da lui diretta, Il manicheismo, 3 voll., 2003-2008.