Figlio (Montpellier 1208 - Valenza 1276) di Pietro II il Cattolico. Divenuto re ancora bambino, alla morte del padre (1213), dovette superare, sotto la reggenza del conte Sanzio, figlio di Raimondo Berengario IV, le vicende d'una difficile minorità. Maggiorenne, nel 1228 intraprese la conquista delle Baleari, conclusasi facilmente nel 1235, mentre aveva iniziato intanto dal 1232 una serie di operazioni militari, che dovevano portarlo all'occupazione di tutto il regno di Valenza (1253). Poi, nel 1265, aggiunse al suo stato Elche, Alicante e la Murcia, che cedette però ad Alfonso X, re di Castiglia, suo genero; occupò infine Ceuta: in tal modo i Cristiani di Spagna ponevano salde basi territoriali alla reconquista. Abile politico, non meno che valoroso comandante in guerra, comprendendo la difficoltà e la precarietà d'ogni espansione catalana oltre i Pirenei, rinunciò col trattato di Corbeil (1258) a ogni diritto sulla Francia meridionale, eccetto Montpellier; inoltre nel 1262, con le nozze tra suo figlio Pietro e Costanza figlia di Manfredi, re di Sicilia, apriva la via all'espansione catalana nel Mediterraneo, favorita anche dalle amichevoli relazioni da lui stabilite con gli stati musulmani dell'Africa Settentrionale e con Genova e Pisa. Morì durante la repressione di una rivolta araba in Andalusia.