Nome italianizzato del condottiero inglese John Hawkwood (Hedingham Sibil, Essex, 1320 circa - Firenze 1394). Con la sua compagnia di ventura partecipò alla guerra dei Cento anni e, dopo la conclusione della pace di Brétigny (1360), si trasferì con la compagnia stessa in Italia. Fu dapprima al servizio di Pisa e di Milano, poi della Chiesa, rendendosi tristamente famoso, nella guerra degli Otto Santi, per il sacco di Faenza e di Cesena. Dal 1377 passò al servizio dei Fiorentini, ai quali rimase da allora fedele, distinguendosi nel 1391 per un'abilissima ritirata che lo portò senza danni dalla Lombardia in Toscana, senza poter essere mai agganciato dalle truppe superiori di Iacopo Dal Verme. Dopo la sua morte fu onorato, in S. Maria del Fiore, con un affresco di Paolo Uccello. Accorto stratega, maestro di Alberico da Barbiano, esercitò anche un'influenza politica nei vent'anni in cui fu al comando di truppe per la repubblica fiorentina: primo dunque non solo dei capitani di ventura in Italia, ma anche dei condottieri politici.