Attore del teatro dialettale siciliano (Catania 1873 - ivi 1930); iniziò, sotto la guida del padre, la sua attività come marionettista; formata poi una sua compagnia, rappresentò dapprima opere drammatiche siciliane (di G. Verga, L. Capuana, N. Martoglio, ecc.) e poi altre tradotte in siciliano dall'italiano (di P. Giacometti, G. D'Annunzio) e da altre lingue. Ebbe il pieno consenso del pubblico, dal 1908 anche all'estero, per la schiettezza della recitazione in cui a impeti di calda passionalità sapeva alternare momenti di squisita delicatezza, secondato mirabilmente dagli attori della sua compagnia (M. Aguglia e, soprattutto, A. Musco). Fu attivo anche nel cinema (Sperduti nel buio, 1914, diretto da N. Martoglio).