Storico e critico d'arte italiano (Roma 1918 - ivi 1992). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d'arte grazie all'attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore di R. Longhi, nel 1950 entrò nella redazione fondatrice della rivista Paragone. Dal 1965 ha insegnato storia dell'arte moderna nelle università di Genova, Siena e (dal 1983) Roma. Ha concentrato i propri interessi sulla pittura italiana tra Cinquecento e Settecento: dal giovanile Il manierismo e Pellegrino Tibaldi (1945) ai fondamentali La maniera italiana (1961) e Pietro da Cortona o della pittura barocca (1962; nuova ed. ampliata 1982). Ha esaminato specifiche tematiche, come la pittura di genere e il vedutismo, in cataloghi di mostre e in conclusive monografie (I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, in collab. con L. Trezzani e L. Laureati, 1983; Gaspar van Wittel e l'origine della veduta settecentesca, 1966, ripubblicato postumo a cura di Laureati e Trezzani, 1996). Di notevole spessore anche il contributo su alcuni temi dell'arte ottocentesca e contemporanea: Pittura fantastica e visionaria dell'Ottocento (1969); I pittori dell'immaginario (1977); La pittura metafisica (1979); De Pisis (1991). Il viaggiatore disincantato (1992) riunisce articoli pubblicati in quotidiani e periodici.